Courier de l'Égypte - Cuore, interventi 'Tavi' in stallo per prima volta in 20 anni

Cuore, interventi 'Tavi' in stallo per prima volta in 20 anni

Cuore, interventi 'Tavi' in stallo per prima volta in 20 anni

Gise, solo metà del fabbisogno nazionale di 400 per milione

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Per la prima volta in 20 anni, da quando la procedura è entrata nella pratica clinica per il trattamento della stenosi aortica, si ferma il trend di crescita delle sostituzioni transcatetere di valvola aortica (Tavi, Transcatheter aortic valve implantation) eseguite in Italia, allontanando sempre più il nostro Paese dal fabbisogno nazionale. Nel 2024 sono cresciute del solo 0,2% sul 2023, per un totale di 13mila interventi, a fronte dell'aumento significativo di altre procedure. A evidenziarlo la Società italiana di cardiologia interventistica (Gise) nel corso del convegno "Think Heart With Gise. Dal dato alla cura: strategie per un equo accesso", in corso presso il ministero della Salute a Roma. Gise sottolinea come la cardiologia interventistica offra 229 centri che operano h24, con un numero di angioplastiche primarie per milione di abitanti pari al target di 600. Secondo il report, basato su dati da 255 centri di cardiologia (il 93% di quelli attivi in Italia) il numero totale di Tavi nel 2024 è stato di 12.999 (+0,24%). "Una significativa inversione di rotta rispetto agli anni precedenti, che avevano visto crescite a doppia cifra (+13,0% nel 2023 e +13,6% nel 2022)", commenta Alfredo Marchese, presidente eletto Gise. "Una battuta d'arresto intempestiva, considerate le ultime evidenze scientifiche che stanno ampliando le indicazioni della Tavi e il già non soddisfatto fabbisogno nazionale". In Italia ogni anno si eseguono 220 Tavi per milione di abitanti - con evidenti disparità regionali - quando invece il fabbisogno stimato è di circa 400. Espansione significativa, invece, per la riparazione della valvola mitrale: 1934 procedure nel 2024, +11% rispetto all'anno precedente. Aumenta del 12% la chiusura dell'auricola sinistra per la prevenzione dell'ictus, che raggiunge 2539 procedure nel 2024 e continua la traiettoria in crescita. Sale anche l'interventistica tricuspidalica percutanea: 481 procedure nel 2024. "Una cardiologia interventistica dinamica e pronta ad affrontare le sfide del presente e del futuro, con una rete di centri e di personale dal ruolo sempre più importante nel trattamento della patologia coronarica e delle cardiopatie valvolari e strutturali", spiega Francesco Saia, presidente Gise. "Tuttavia, sul terreno vi sono una serie di ostacoli da superare per poter rispondere alle necessità di salute e per poter armonizzare l'offerta terapeutica su tutto il territorio".

H.Zahran--CdE