Antitrust, per caro voli Sardegna-Sicilia non si rilevano criticità concorrenziali
Codacons, il problema del caro-voli è l'uso degli algoritmi
Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sugli algoritmi di prezzo nel trasporto aereo dei passeggeri sulle rotte nazionali da e per la Sicilia e la Sardegna, la cui data di chiusura è prevista per il 31 dicembre 2025, "l'Autorità, sulla base delle informazioni fornite dalle stesse compagnie aeree, ha analizzato più di 23,5 milioni di dati sui biglietti effettivamente venduti per singola tratta su voli domestici per l'anno 2023". "L'analisi svolta non ha fatto sostanzialmente emergere l'adozione di pratiche di 'profilazione' della clientela finalizzate alla personalizzazione dei prezzi in base al tipo di dispositivo, al sistema operativo e alla storia di navigazione dell'utente". Lo ha detto il segretario generale dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato Guido Stazi, in audizione alla Commissione parlamentare per il contrasto degli svantaggi derivanti dall'insularità con riguardo ai voli per Sardegna e Sicilia per i quali però l'autorità non rileva "criticità concorrenziali". "Nel complesso, l'analisi condotta sui mercati delle rotte domestiche da e per la Sicilia e la Sardegna non ha fatto emergere elementi di criticità concorrenziali in relazione al funzionamento degli algoritmi di prezzo o alla concreta dinamica dei prezzi, tali da far presumere, allo stato, fenomeni di collusione tra compagnie aeree suscettibili di interventi ai sensi della normativa antitrust". Sul fronte del caro-voli per Sicilia e Sardegna il problema, come più volte da noi denunciato, non è la profilazione degli utenti per la personalizzazione dei prezzi, ma l'uso degli algoritmi da parte delle compagnie aeree che fanno lievitare a livelli insostenibili le tariffe dei biglietti. Lo afferma il Codacons, dai cui esposti è partita l'indagine dell'Autorità, commentando le dichiarazioni odierne dell'Antitrust. La riprova arriva dall'indagine realizzata dalla nostra associazione il mese scorso, da cui emerge non solo come volare da nord a sud Italia sotto le festività natalizie costi fino al 900% in più rispetto ad altri periodi dell'anno, ma addirittura come sia economicamente più conveniente recarsi all'estero in aereo e da lì prendere un volo per raggiungere la Sicilia o la Sardegna. L'abnorme crescita dei prezzi dei biglietti in periodi caldi come Natale e Pasqua rappresenta una forma di speculazione sulla pelle dei consumatori, perché si sfrutta lo stato di necessità dei cittadini che devono tornare a casa per le feste per proporre tariffe fuori mercato e inaccettabili - conclude il Codacons.
Q.Tarek--CdE