Telt e stakeholder fanno il punto su innovazione e sostenibilità
Focus
Per rendere sostenibili le infrastrutture della prossima generazione serve una governance più agile con una visione di lungo periodo, unita a un'innovazione non solo tecnologica, ma anche giuridica e sociale. È quanto emerso dal confronto a Palazzo Farnese tra manager ed esperti internazionali, di diversi settori, nel corso della conferenza "Future Cornerstones - Le condizioni essenziali per le infrastrutture del futuro, dalla progettazione alla gestione", organizzata da Telt in apertura del Forum Torino-Lione 2025. Sul tema della governance i relatori hanno evidenziato come quella delle infrastrutture richieda oggi "modelli multilivello" per integrare normative, interessi e aspettative di territori diversi. Sono stati presentati e analizzati casi concreti, come Grand Paris, Rail Baltica, Canal Seine Nord, Iter e Teoresi, per mostrare come si possano gestire efficacemente progetti complessi in contesti transnazionali. È emersa, quindi, la necessità di rafforzare la cooperazione tra enti pubblici, imprese, cittadini e istituzioni europee, garantendo trasparenza, responsabilità e partecipazione democratica. Ampio spazio è stato dedicato alla sostenibilità come "criterio non negoziabile" nella progettazione e realizzazione delle opere pubbliche. L'esperienza della Torino-Lione, presentata da Telt, è stata descritta come un esempio concreto di infrastruttura sostenibile: impiego di tecnologie a impatto ridotto, dialogo costante con i territori, strategie di riciclo e compensazione ambientale. Gli interventi hanno messo in luce la necessità di un equilibrio tra valore ambientale, impatto sociale e sostenibilità finanziaria. Si è parlato poi di innovazione non solo come avanzamento tecnologico, ma come trasformazione dei processi, dei modelli gestionali e delle visioni strategiche, con particolare attenzione a digitale, evoluzione dei partenariati pubblico-privati, centralità delle infrastrutture nelle politiche di sovranità europea.
R.Zaki--CdE